In chiusura i lavori al campanile della Chiesa Madre
Sono in dirittura d’arrivo i lavori al campanile della Chiesa Madre di Noci finanziati dalla Regione Puglia: la Responsabile Unica del Procedimento e lo staff della Direzione Lavori fanno sapere che ancora poche settimane e saranno definitivamente conclusi.
Completata la ricostruzione della guglia, procedono alacremente i delicati interventi di pulitura degli elementi lapidei: rosone, portale, statue della facciata, ecc. Prima però, in un vero tour de force, i restauratori - impegnati anche nella settimana di Ferragosto - hanno proceduto ad un’attenta pulitura delle campane che splendono ormai di un bellissimo bronzo verdognolo patinato dal tempo.
Già da qualche giorno i nocesi stanno ascoltando, di tanto in tanto, le note festose delle quattro campane che -mute da oltre due anni- si stanno ormai scaldando per l’autunno: nei giorni scorsi hanno onorato, con una brevissima performance in attesa del collaudo definitivo, la festa del santo Patrono. Come preventivamente comunicato, i pezzi sono stati montati su una struttura metallica in acciaio, indipendente dagli arconi del campanile, atta a ricevere le sollecitazioni delle campane in movimento: dopo decenni di silenzio, la campana “Maria” è tornata a suonare a distesa e a diffondere nell’aria il suo inconfondibile squillo.
È quasi ultimata la realizzazione dell’impianto parafulmine che circonderà l’intero monumento ed eviterà il ripetersi in futuro di danni provocati dai fulmini; nei prossimi giorni si procederà anche ad issare la croce sulla guglia. Sono stati montati i soppalchi lignei che frammezzano la salita all’interno del campanile e, a breve, saranno sistemate le reti che impediranno l’intrusione di colombi e di taccole alla torre e nelle aperture di Via Campanile. Nei prossimi giorni gli interventi si estenderanno anche all’intradosso della cupola del presbiterio dov’è necessario consolidare e poi ripristinare alcuni stucchi e alcuni intonaci rovinati nel crollo del 2012.
Ancora poche settimane di attesa dunque e lo smontaggio del ponteggio piano piano svelerà il monumento per essere nuovamente ammirato non solo dalla comunità nocese ma anche dai visitatori.
Piero Intini